Scopriamo l'autore

Chiara Lorenzoni

APPUNTAMENTI

8
Maggio
11:00
Tavola rotonda
Prendersi cura delle storie

Perché scrivere? E perché scrivere per bambini e ragazzi? Quali storie raccontare loro? Come riuscire a prendersi cura di quello che si inventa, delle storie che si scrivono, dei personaggi creati e... del lettore? Gli autori Chiara Lorenzoni, Sara Marconi e Guido Quarzo, coordinati da Matteo Corradini, dialogheranno a partire da queste domande sui temi della scrittura, della letteratura per l'infanzia e della potenza della narrazione.
Per adulti

Chiara

Lorenzoni

Chiara Lorenzoni è nata a Padova, tra il profumo dei tigli e le scintille verdi delle lucciole. Oggi vive a Lecce, tra i voli di rondine e le onde del mare azzurro. Le piace: andare in bicicletta, accarezzare le orecchie dei cani, fare fotografie alle nuvole, osservare gli altri, annusare il profumo dei caprifogli, mangiare gelati di cocco e banana, ascoltare le domande dei bambini e immaginare.
Le piace soprattutto scrivere storie, quelle più vagabonde sono approdate anche in Brasile, Russia, Cina, Corea e Grecia.
Con altri due soci ha fondato e cura il Picturebook Fest di Lecce, festival dell’arte e della letteratura per ragazzi. Tiene laboratori, incontri e lezioni.
Sarà ospite a Leggenda per la prima volta.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Da 4 anni
Gelsomino il postino arlecchino, Academia Universa Press, 2018.
Quello speciale, Lapis 2016.

Da 5 anni
La distanza dei pesci, Uovonero, 2020.
La forma del tempo, Lapis, 2018.
Odio i mocciolosi, CameloZampa, 2018.
Mia mamma guida una balena, Lapis, 2017.
Sogni con la coda, Lapis, 2016.
Le parole di Bianca sono farfalle, Uovonero, 2016. (in simboli WLS)
Amali e l’albero, EDT – Giralangolo, 2016

Da 6 anni
Lupo Astolfo, La Spiga Edizioni, 2019.
Nuvole di drago, Il Castoro, 2017.
Amali e l’Albero, EDT - Giralangolo, 2016.

Libro in evidenza

Chiara Lorenzoni

Amali e l’albero - EDT Giralangolo, 2016

Un libro illustrato poetico, forte e gioioso per raccontare le paure e poi la felicità di una bambina che, arrivata da un paese lontano, trova nella terra in cui è approdata nuovi amici, profumi e sapori. Amali vede dalla finestra della sua cameretta l’albero, quell’albero che vaga per il paese e intimorisce gli abitanti. Esce di casa, gli si avvicina, gli parla, e scopre che l’albero è solo triste perché ha perso le radici e non sa più qual è il suo posto. Amali ricorda allora il viaggio che l’ha portata, come l’albero, lontano da casa. Le torna alla mente il sole caldo della sua terra, ma anche la paura che a volte l’assaliva. Ma ora non ha più paura, ha scoperto cose nuove nel suo nuovo paese, e degli amici. Il mattino dopo, al risveglio, si affaccia alla finestra e non vede l’albero, ma un ramo frondoso pieno di foglie e fiori poggiato sul davanzale. Fiori dal profumo dolce di cacao, fiori dal profumo salato delle gocce del mare che ha attraversato.
In collaborazione con Amnesty International Italia.