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Giosuè Calaciura

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8
Maggio
19:00
Giosuè Calaciura
VIRUSLIBRO INCONTRA LEGGENDA: Giosuè Calaciura

Incontro con Giosuè Calaciura, autore di "Io sono Gesù" - Sellerio, 2021
Un irrequieto adolescente fugge dalla madre, dagli obblighi quotidiani, dal villaggio povero e opprimente, e si mette alla ricerca del padre. In realtà insegue il suo passato, la comprensione del mistero della sua nascita, degli enigmi della sua infanzia, perché la madre è silente, forse non ricorda, o forse non vuole parlare. Solo il padre potrebbe fare il miracolo di restituirgli la memoria. Ma il padre non c’è più, ha abbandonato la famiglia. Il nome di quel ragazzo è Gesù, Maria e Giuseppe i genitori, Nazaret e la Galilea lo spazio delle sue avventure, del suo bisogno di amore, del dolore e della timidezza che sempre lo accompagnano.
Per adulti

Giosuè

Calaciura

Giosuè Calaciura è nato a Palermo nel 1960. Giornalista, collabora con Rai Radio3, scrive per quotidiani e riviste. I suoi racconti sono apparsi in diverse raccolte, tra queste Disertori (Einaudi, 2001), curata da Giovanna De Angelis, e Luna nuova. Nuovi scrittori dal Sud (Argo, 1997), a cura di Goffredo Fofi. Tradotto all’estero, ha pubblicato i romanzi: Malacarne (1998), Sgobbo, Premio Selezione Campiello (2002), La figlia perduta. La favola dello slum (2005), Urbi et Orbi(2006) La penitenza (2016), e il saggio Pantelleria, l’ultima isola (2016). Con Sellerio Bambini e altri animali (2013), Borgo Vecchio (2017) e Il tram di Natale (2018).

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Per adulti
Io sono Gesù, Sellerio, 2021.
Il tram di Natale, Sellerio, 2018.
Borgo Vecchio, Sellerio, 2017.
La penitenza, Mincione, 2016.
Bambini e altri animali, Sellerio, 2013.

Libro in evidenza

Giosuè Calaciura

Io sono Gesù - Sellerio, 2021

Un irrequieto adolescente fugge dalla madre, dagli obblighi quotidiani, dal villaggio povero e opprimente, e si mette alla ricerca del padre. In realtà insegue il suo passato, la comprensione del mistero della sua nascita, degli enigmi della sua infanzia, perché la madre è silente, forse non ricorda, o forse non vuole parlare. Solo il padre potrebbe fare il miracolo di restituirgli la memoria. Ma il padre non c’è più, ha abbandonato la famiglia. Il nome di quel ragazzo è Gesù, Maria e Giuseppe i genitori, Nazaret e la Galilea lo spazio delle sue avventure, del suo bisogno di amore, del dolore e della timidezza che sempre lo accompagnano. E il Gesù di Calaciura è un giovanissimo viandante in un cammino pieno di sorprese, passioni e tradimenti, dolcezza e violenza. Attorno a lui uomini e donne che sono figli di una terra con leggi spietate, il feroce dominio romano con la sua inarrivabile macchina bellica e governati va, l’autorità religiosa e morale dei sacerdoti, l’arroganza e lo sfarzo dei ricchi, la brutalità di chi si pone al di fuori della società e depreda i più deboli, la disperazione di chi non trova nemmeno un’oliva per nutrirsi o una pozza per dissetarsi. È un tempo inquieto, stravolto da cambiamenti profondi, il nuovo e il vecchio, l’antico e il moderno collidono e si sgretolano, nessuno più di un ragazzo tormentato dal desiderio e dall’ansia del futuro è capace di avvertire il battito sotterraneo di una rivoluzione in arrivo. Di cui, senza davvero volerlo, sarà protagonista. Strutturato quasi come un feuilleton, punteggiato di colpi di scena, innervato da una tensione costante, il romanzo di Calaciura racchiude in sé l’impeto dell’avventura e dell’epica, l’intrigo familiare, la paranoia del sospetto, la tensione del mistero irrisolvibile. Vi si ritrovano molti dei suoi temi: l’infanzia e la difficoltà di crescere, l’innocenza delle creature più fragili, la miseria morale degli adulti, l’irruenza dell’eros. Ma qui si radicalizzano, fino al punto di contaminare e reinventare una delle storie più grandi mai raccontate.