Scopriamo l'autore

Matteo Corradini

APPUNTAMENTI

8
Maggio
11:00
Tavola rotonda
Prendersi cura delle storie

Perché scrivere? E perché scrivere per bambini e ragazzi? Quali storie raccontare loro? Come riuscire a prendersi cura di quello che si inventa, delle storie che si scrivono, dei personaggi creati e... del lettore? Gli autori Chiara Lorenzoni, Sara Marconi e Guido Quarzo, coordinati da Matteo Corradini, dialogheranno a partire da queste domande sui temi della scrittura, della letteratura per l'infanzia e della potenza della narrazione.
Per adulti

Matteo

Corradini

Scrittore ed ebraista, si occupa di didattica della Memoria e di progetti di espressione.
Autore di libri per ragazzi e per adulti, è curatore del festival Scrittorincittà e fa parte del team di lavoro del Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Dal 2003 fa ricerca sul ghetto di Terezín, in Repubblica Ceca, recuperando storie, oggetti, strumenti musicali. Come giornalista collabora a diverse testate, quali Avvenire, Popotus, Andersen. Ha insegnato per alcuni anni all'università “Metodi e tecniche del gioco e dell'animazione”. Lavora come regista teatrale e organizza conferenze musicali.
I suoi libri sono in particolare rivolti ai ragazzi, e sono pubblicati in Italia, Germania, Stati Uniti, Spagna. Nel 2017 ha curato la nuova edizione italiana del Diario di Anna Frank. Nel 2018 ha vinto il Premio Andersen come “Protagonista della cultura dell’infanzia”.
Già ospite della I edizione di Leggenda.
www.matteocorradini.com

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Da 9 anni
Veglia su di me, Curci, 2020.
Solo una parola, Rizzoli, 2019.
Fu stella, Lapis, 2019.
Alfabeto ebraico. Storie per imparare a leggere la meraviglia del mondo, Salani, 2017.
La pioggia porterà le violette di maggio, Lapis, 2017.

Da 12 anni
Luci nella Shoah, DeAgostini, 2021.
Siamo partiti cantando. Etty Hillesum, un treno, dieci canzoni, RueBallu, 2017.
Annalilla, Rizzoli, 2014.
La repubblica delle farfalle, Rizzoli, 2012.

Libro in evidenza

Matteo Corradini

Fu stella - Lapis, 2019

Nel progetto di sterminio attuato dalla Germania nazista e dai suoi alleati tra il 1935 e il 1945, molti ebrei vennero costretti a cucire sopra i vestiti una stella a sei punte di stoffa.
Milioni di stelle hanno seguito il destino dei loro proprietari e spesso sono state le uniche testimoni della violenza, delle leggi razziali, delle deportazioni, di ciò che oggi chiamiamo “Shoah”, la distruzione degli ebrei d’Europa.

Nel buio del cielo fu Stella a parlare:
«Ben prima dell’alba quando svanirò
avrei qualche storia da farvi ascoltare
di quelle accadute e di quelle che so.
Ben prima del giorno, dell’alba ben prima
se non vi dispiace ve le dirò in rima.»